Motorizzazione civile… e qui c’è una grossa disorganizzazione e mancanza di personale che si trasformano in disfunzioni in merito a ciò che concerne la revisione dei mezzi. Quest’argomento è stato trattato anche nel grigio periodo dello scorso marzo 2022, dove gli autotrasportatori chiedevano una soluzione per il recupero dei ritardi nell’erogazione dei servizi (In modo particolare, gli esami per l’ottenimento delle patenti) causati da debolezze strutturali e burocratiche e accentuate in maniera esponenziale dalla pandemia dopo, il miglioramento degli esami di guida e della loro tempestività, e ritardi legati alle revisioni veicoli. Erano alcuni degli obiettivi da raggiungere.
Qualcosa è cambiato da allora?! Beh, direi che siamo sulla giusta strada o forse è il caso di dire che l’azione di questo esecutivo prosegue con una certa considerazione della nostra categoria almeno più inclusiva rispetto ai governi precedenti; infatti, si è tenuto presso il nostro Ministero delle Infrastrutture e del Trasporti, una riunione inerente proprio al tema Motorizzazione, sulle problematiche ataviche inerenti i disservizi ed in modo particolare le revisioni dei mezzi pesanti. Il ministero si sta impegnando per risolvere, inoltre, la questione degli ispettori e quella delle tariffe.
A rafforzare questa tesi e dell’interessamento della Politica sull’autotrasporto e la logistica in generale, è notizia di poche settimane fa, che su invito del segretario del ministro, il quale è ben consapevole dei problemi strutturali della motorizzazione, della sofferenza del comparto (1500 esami al mese rispetto ai 5000 che si stimavano per la provincia di Bologna) e delle annose vicende dei ritardi (A Cagliari 14 mesi per una revisione!), abbiano proposto un ripensamento organizzativo e funzionale della motorizzazione civile. E le parole di Salvini testimoniano la volontà di ascolto; infatti, il Ministro ha annunciato di voler mettere mano alla velocità delle pratiche, dalle patenti di guida alle revisioni dei mezzi, degli uffici della Motorizzazione. Riporto testualmente il suo virgolettato:
“Non è possibile che alcuni uffici provinciali per dare risposte ai cittadini ci mettano 365 giorni. Non va bene né per i cittadini né per le imprese”.
Aspettiamo fiduciosi la svolta.