Pessina (Federagenti): nel “nuovo” Mediterraneo opportunità uniche per i porti del Mezzogiorno 

“Secondo il parere di molti economisti il Mediterraneo orientale sarà l’epicentro di un processo di trasformazione che impatterà sull’interscambio mondiale in modo decisivo. Si è sempre detto che l’Italia ha una posizione naturalmente strategica. È il momento di dimostrarlo e di fare sul serio a partire dai porti del Mezzogiorno”.

Secondo Paolo Pessina, Presidente di Federagenti, la riapertura di Suez, il processo comunque inevitabile di riassestamento in Medio Oriente, la ricostruzione di interi Paesi e probabilmente il riavvio dei cosiddetti accordi di Abramo, schiuderanno possibilità inesplorate di traffico, ma anche di radicamento nel Sud Italia di attività industriali in una catena logistica tutta da ricostruire.

“Per questo – suggerisce il Presidente della Federazione degli agenti e mediatori marittimi italiani – è necessario assecondare con grande capacità reattiva questi processi, accelerando sul fronte delle Zes e delle zone logistiche speciali, ma anche compiendo nei porti precise scelte di rafforzamento sulle direttrici di quei traffici che avranno maggiore mercato”.

In questa ottica – sempre secondo Pessina – “Federagenti può svolgere un importante ruolo di raccordo fra le compagnie di navigazione e il territorio, agevolando anche il compito delle Istituzioni nonché delle Autorità di Sistema Portuale. Il tutto a condizione di affrontare i cambiamenti con volontà e capacità di decidere e fare”.

“Di certo – conclude il Presidente di Federagenti – il Piano Mattei sul quale la Presidenza del Consiglio punta con forza, transita attraverso l’affermazione di una portualità efficiente progettata, realizzata e resa operativa non su spinte di campanile bensì sulla domanda del mercato. Solo così potrà essere sfruttata un’occasione storica per il Mezzogiorno, e quindi per l’intero sistema paese”.

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